Insieme ODV

Associazione di volontariato per il pronto intervento sociale e l'assistenza domiciliare

    BUON COMPLEANNO ...

"Insieme"

Anniversario

2001 - 2011

 

testimonianze di vita "diversa"

 

 

Premessa

A dieci anni dalla sua nascita, l’Associazione Insieme ha deciso di festeggiare la ricorrenza, organizzando una mostra fotografica ed una serata di spettacolo, i cui ingredienti sono stati almeno tre: innanzitutto una doverosa sintesi del lavoro fin qui svolto dai 52 volontari avvicendatisi in questo arco di tempo, realizzando ben 3274 interventi per un totale di 6784 ore di sostegno ed aiuto concreto alle famiglie; poi, l’allegria di tanti ragazzi e ragazze che si sono divertiti, esibendosi sul palcoscenico, attorniati da genitori ed amici; infine, la gioia di poter esprimere, nelle modalità più congeniali, abilità e capacità forse per alcuni anche insospettate.

L’iniziativa è scaturita, oltre che dal desiderio di rendere partecipe la popolazione alla nostra festa, soprattutto dalla volontà di illustrare importanti sviluppi e cambiamenti avvenuti in questi dieci anni di presenza attiva sul territorio.

L’Associazione Insieme, infatti, non è più soltanto “ Pronto Intervento sociale e assistenza domiciliare”, ma è anche collaborazione con il CEA di Champdepraz e la Microcomunità per anziani di Perloz in attività ludicoricreative e di intrattenimento, e con il CSV Valle d’Aosta per stages estivi finalizzati a far rivivere ai ragazzi delle scuole superiori esperienze dirette nel settore del volontariato.

Vuole essere inoltre un punto di riferimento nella promozione di atteggiamenti di apertura ed accettazione dell’”altro” e nella valorizzazione delle capacità personali degli individui, anche disabili, al di là della loro disabilità.

Il lavoro che qui presentiamo è la testimonianza scritta dell’ evento che, realizzato con il sostegno della Regione Valle d’Aosta, del C.S.V. Valle d’Aosta e del Comune di Pont-Saint-Martin, si inserisce nell’ambito delle “attività di informazione e sensibilizzazione della collettività volte a migliorare l’approccio culturale alla disabilità” ( legge regionale n° 14 del 18 Aprile 2008).

Quella di Sabato 14 Maggio 2011 è stata certamente una normale Festa di Compleanno, ma…… con un valore aggiunto. Quale? Che la strada dell’integrazione non conosce il pre-concetto della “disabilità”.

 

Lettera di una mamma

12 gennaio 2001


Figlia mia,
domani sarà il tuo compleanno e tu compirai i primi diciotto anni della tua vita.

Finora per me sei stata soltanto la mia bambina, una bambina fragile, da difendere e da proteggere.
Ora voglio farti il regalo più “ speciale” di cui sia capace. Ti prometto che farò il possibile per non essere più la mamma di una giovane disabile e che farò di tutto per rimuovere il pensiero della disabilità dalla mia mente, per vederti come esattamente sei: una ragazza che vuole semplicemente vivere la propria gioventù, come i suoi coetanei, con loro, insieme a loro.

Non saremo sole, non lo saremo soprattutto se ci apriremo agli altri e gli altri ci conosceranno, ci capiranno e ci aiuteranno.


La tua mamma

 

Da quel lontano 12 gennaio, è stata percorsa molta strada. Grazie alla sinergia creatasi tra volontari e genitori, è nata l'Associazione Insieme e, passo dopo passo, la solitudine e l'isolamento hanno lasciato il posto all'amicizia e all'aggregazione.
La narrazione di quanto segue viene affidata, per facilità di esposizione, al racconto di un'altra delle tante mamme che ora fanno parte di Insieme.

 

Dieci anni .... Insieme

Mi rivolgo alla Mamma che ha scritto la lettera a sua figlia diciottenne, disabile. La voglio ringraziare: il suo gesto mi ha dato la forza di pensare a me ed a mio figlio in una prospettiva nuova. Ho trovato anch’io il coraggio di dirmi che sono semplicemente la mamma di un ragazzo, anche se disabile, ed ora ne sono chiaramente consapevole.

Per anni ho sempre cercato, soffrendo in silenzio, di tenere per me questa creatura più fragile ed indifesa, ho cercato di proteggerla dagli altri, creando un contesto di vita tranquillo: lui ed io ne eravamo i poli nella famiglia. Certamente ne constatavo la crescita ed il mio sguardo incrociava spesso lo sguardo malinconico di mio figlio che sembrava chiedermi: "Perché io non esco? Perché non ho amici? Perché non festeggio il mio compleanno con altri compagni?" Turbata, cercavo di rispondergli portandogli giochi nuovi e poi soprattutto CD di musica, che ama tanto. Era contento per un po’, ma poi ognuno di noi taceva e la solitudine, pur così difficile, diventava il rifugio per ognuno di noi due. Mio figlio viveva la sua ed io ero paralizzata dalla mia, poi……..

Ho conosciuto "Insieme" e mi sono detta che anch’io dovevo saper fare a mio figlio il mio regalo "speciale": conquistare la piena coscienza del fatto che il bozzolo, che credevo protettivo, si stava facendo sempre più stretto. Dovevo aiutarlo ad avvicinarsi agli altri, ad imparare a comunicare e ad avere amici, ad inserirsi anche in contesti operativi, per permettere alle sue potenzialità di emergere e rafforzarsi sempre più. Sono sempre stata certa che ne avesse ma io, credendo di proteggerlo, di fatto gli impedivo di superare incertezze e riserbo, invece di consentirgli di vivere da ragazzo ormai adulto e aperto al mondo.

Ho incominciato a parlare di noi due, per cercare di capire e di capirmi, ho cercato di superare difficoltà e pregiudizi, forse solo presunti, e mi sono messa in discussione. Ho scelto anch’io di uscire superando la paura di riconoscere che mio figlio è "altro", è "diverso", sì, ma d’altra parte l’alterità ci connota tutti, siamo tutti degli individui, ognuno di noi ha le sue peculiarità: e dunque…………….

Ora eccoci qui! Da molti anni facciamo parte anche noi del grande gruppo di "Insieme". Io incontro spesso gli altri genitori. Mio figlio ha modo di incontrare altri ragazzi, ha ormai numerosi amici, partecipa a tante forme di attività organizzate. Partecipa più consapevolmente anche alla vita della nostra famiglia. Il suo sguardo vivo, sereno.

Sono certa che si diverte un mondo quando, nell’attività di musica, riesce a "far cadere" i volontari in qualche suo trabocchetto, da lui escogitato per testare le conoscenze musicali altrui. Mi sembra di vederlo! China leggermente il capo, sorride fra sé e sé, poi osserva "il malcapitato" con uno sguardo tra l’ironico ed il compassionevole, sembra dirgli: "Ti capisco! Vedo che non sai! Non ti scoraggiare: ce la farai!" ed è consapevole che il suo sapere è evidente e riconosciuto.

E in estate ,poi! Incontra persone nuove, che valuta attentamente, ma a cui si affeziona sempre, fa i suoi bei viaggi in località amene, e poi qui da noi ha modo di conoscere più consapevolmente la montagna, si avvicina a realtà che a noi sembravano inavvicinabili, osserva ed annota tutto.

Prima ci condizionavamo e ci bloccavamo a vicenda, ora mio figlio sta conquistando la sua autonomia perché può uscire dall’involucro familiare e può partecipare alla vita, cogliendone stimoli e suggestioni

Il 14 Maggio scorso l’ho accompagnato alla festa: il decimo compleanno INSIEME: ho visto tanti ragazzi fare musica, salire sul palcoscenico per fare del teatro, altri cantare…ragazzi diversamente abili e non!

Erano tutti ragazzi e ragazze che insieme si divertivano, che si erano impegnati secondo le loro attitudini e capacità ed ora condividevano con i loro genitori ed amici la gioia di sapersi esprimere nelle modalità per loro più congeniali.

Mi auguro che quanto è accaduto a me ed a mio figlio possa essere vissuto anche da tante altre famiglie che
conoscono così da vicino la disabilità. I nostri figli non vanno semplicemente protetti, ma anzi stimolati a vivere al meglio le diverse fasi della loro vita. Uno sguardo più libero e sereno,scevro da pregiudizi, può consentire a tutti, genitori e figli più o meno diversamente abili, di vivere con partecipazione attiva le situazioni ed i momenti diversi che la vita porta ad ognuno di noi. Ed ognuno di noi condivide con altri le sue esperienze, le sue emozioni, creando un sistema sempre più articolato di relazioni sociali. Grazie ancora, mamma, che hai saputo pensare non solo a te ed a tua figlia nella tua famiglia ma hai saputo volgere il tuo sguardo ai tanti casi analoghi al tuo che vivono nel silenzio i loro problemi; hai invitato tutti a superare barriere psicologiche e pudori per condividere esperienze che, se le sappiamo cogliere, sono positive per tutti.

 

 

La mostra

Durante i cinque giorni di apertura al pubblico, in contemporanea con l’esposizione di una carrellata di fotografie a tema, sono stati presentati per la prima volta i giochi ideati e realizzati dai ragazzi del C.E.A.
(Centro Educativo Assistenziale) di Champdepraz.

Si tratta di veri lavori di falegnameria che sono stati battezzati “ Legningegno”.
Grazie a questa importante presenza, numerosi ragazzi ( anche piuttosto grandi, per non dire maturi…) si sono cimentati nelle ricerca di soluzioni, divertendosi nel mettere alla prova le proprie capacità logico-intuitive.

 

 

Alcuni commenti ...

C’ero anch’io: che bello!

Ci siamo emozionati tantissimo .... nel blu dipinto di blu insieme a voi.

Bello rivedere il passato, poi il presente e un pezzo di futuro ....

In ognuno di noi la consapevolezza che l’altro rispecchia me stesso.

Siamo tutti diversi ... e meno male!!

Piccole risorse unite da un elemento di grande forza come la musica che parla un linguaggio universale, comprensiva e comprensibile da tutti. Non c’era modo migliore per festeggiare il decennale.

Condividere fatica e felicità tutti insieme è stato davvero una grande esperienza.

L’Insieme è maggiore della somma delle sue parti.

 

Conclusione

 Le giornate trascorse festosamente insieme sono state per noi una grande occasione di scambio di riflessioni e considerazioni da cui è emersa un’inaspettata rilevanza di risorse ed energie da coltivare ed accrescere.
Ci auguriamo che gli sforzi da noi fin qui compiuti siano di stimolo per tanti altri genitori, affinchè possano, mettendosi in gioco senza timori, produrre quella trasformazione personale in positivo che permette di pensarsi in termini di attivazione di possibilità e di capacità individuali e che consente di accettare più facilmente la propria “diversità”.

 

Grazie a tutti!!